Ossicombustione e surossigenazione con ossigeno
L’impiego dell’ossigeno tecnico nella combustione è una pratica, diffusa in molti processi industriali, che consente di ottenere indubbi vantaggi rispetto al solo utilizzo di aria come comburente.
I processi di combustione che impiegano ossigeno in sostituzione all’aria (ossicombustione), grazie all’eliminazione dell’azoto presente nell’aria (che non partecipa alla reazione di ossidazione del combustibile) e ad una conseguente accresciuta temperatura di fiamma, permettono di:
- ridurre il consumo energetico specifico e conseguentemente i costi legati al combustibile
- migliorare il trasferimento termico e conseguire una maggior efficienza complessiva
- aumentare la produttività e la flessibilità dell’impianto produttivo
- ridurre il volume di fumi prodotti e degli annessi costi d’impianto;
- ridurre le emissioni di incombusti e degli ossidi di azoto (NOX)
L’impiego di ossigeno in parziale sostituzione all’aria di combustione (arricchimento), tecnologia flessibile ed adattabile a sistemi esistenti che prevede l’iniezione di ossigeno direttamente all’interno delle tubazioni dell’aria al fine di garantirne un’adeguata miscelazione nella flusso di comburente, permette di raggiungere, seppur con valori limitati rispetto all’ossicombustione, analoghe ottimizzazioni.
Gas utilizzati
Settori di Applicazione
- Produzione calce
- Lavorazioni metalli preziosi
- Produzione cemento
- Produzione vetro piano
- Produzione alluminio secondario (riciclaggio)
- Produzione ghisa
- Produzione vetro container e fibre
- Produzione metalli non ferrosi (rame, piombo, oro, bronzi)
- Produzione vetro artistico
- Forgiatura e fucinatura degli acciai
- Produzione prodotti refrattari, marmo